Saluto al Sudafrica alla birreria dell'aeroporto |
Passiamo
i primi due giorni all'hotel per riprenderci, sistemare un po tutto
quanto era stato trascurato in viaggio, come scaricare ed organizzare
le foto che ammontano a circa 10'000 ciascuno. Una cifra
apparentemente mostruosa, ma se considerata la durata di 3 mesi e
mezzo, e quanto visto, non è poi esagerato. Sono circa 100 foto al
giorno, con punte però, come al Kruger NP o sulla costa del
Mozambico, di quasi 300 foto al giorno. Anche l'aggiornamento del
presente Blog richiede il suo tempo, in particolare per le foto che
rimangono purtroppo sempre in ritardo. Il problema è che tante
connessioni internet, oltre che essere lente, hanno una capacità
molto ridotta per caricarle (upload) sul server.
Trova la differenza!Anche comprimerle, ciò che faccio sempre, non aiuta più di quel tanto!Intanto siamo anche fortunati perché proprio questi due giorni piove o è nuvoloso. La mattina ci alziamo tardi, poi facciamo una lunga colazione, uno spuntino a mezzogiorno ed è subito sera per la cena. L'hotel in questi giorni è molto animato da un gruppo di giovani nigeriani che sono qui per uno scambio culturale. Dai vestiti e dal comportamento educato si capisce che provengono da famiglie abbienti. La prima sera partecipiamo anche noi alla caccia al buffet, con tante buone scelte di pietanze, ma poche vegetariane per Maggie. Qui in Sudafrica la gran parte sono carnivori, anche perche la carne costa così poco … quasi meno della verdura! Così che la seconda sera decidiamo di prendere il bus dell'hotel per andare all'aeroporto a cenare all'Ocean Basket che avevamo già apprezzato all'inizio del viaggio. Qui, pur essendo un “fast food” marinaro, la qualità è eccellente, le porzioni abbondanti ed i prezzi molto convenienti. Per la cena con frutti di mare per me, e “prawn, fish and chips” per Maggie, accompagnati da una bottiglia di rosè ed un espresso alla fine, paghiamo 350R (circa 25 CHF, in due si intende!!). Nel pomeriggio prendo forbici e rasoio per togliermi la barba cresciuta in questi tre mesi e mezzo di viaggio.
La
domenica, partiamo subito dopo la colazione con il bus dell'hotel
fino all'aeroporto per andare a fare shopping a Rosebank, un
quartiere a nord del centro di J'burg..
Alla
stazione del treno prendiamo uno shock per il prezzo del treno,
dobbiamo pagare 180R per persona per fare una corsa di sole quattro
fermate. Quando la sera prima abbiamo cenato in due per 340R.. Il
problema è che partendo dall'aeroporto paghiamo una specie di “tassa
aeroportuale” supplementare! Arrivati alla fermata di Rosebank ci
mettiamo alla ricerca del Sunday Market che troviamo in parcheggio
coperto del grande Mall vicino al parco centrale. Trovo sia nuna
buona idea duella di utilizzare un parcheggio che di domenica sarebbe
in ogni caso vuoto!
Comperato
una tovaglia con motivi africani, e varie altre stoffe Quando
vogliamo pagare, dopo aver contrattato a lungo il prezzo, scopriamo
che la venditrice è venuta, con la figlia, da Harare (Zimbabwe),
viaggiando 20 ore in Bus per essere presente a questo mercato. Non lo
fa regolarmente, ma solo quando sa che vi sono in giro tanti turisti.
Poi, dopo aver preso un buon espresso doppio al ristorante italiano
all'entrata del Mall, passiamo a fare acquisti alimentari (tè di
roiboos, biltong e noci di cajeu)al Wolwort e al Pick & Pay.
Rientrati poi con il Gautrain fino all'aeroporto andiamo a prenderci
una pinta di birra alla birreria dove eravamo già stati all'inizio
del viaggio. Atteso poi il bus dell'hotel per rientrare e dedicare
tutto il resto della sera a preparare i bagagli per il rientro di
domani. Prima sembra impossibile, ma poi riusciamo a farci stare
tutto nelle nostri ridotti sacco/valigia.
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