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venerdì 19 febbraio 2016

18 febbraio 2016: da Mutare a Hot Springs

A sorpresa riceviamo la colazione all'hotel, inclusa nel prezzo speciale offertoci ieri. Ottima e confacente ad un hotel a cinque stelle di prestigio come il Leopard Rock. Maggie ne approfitta per farsi servire, oltre alla frutta (purtroppo poco esotica) dei pancake's, mentre io prendo uova con speck, salsicce, röschti e verdure varie … tutto abbondante ed ottimo. Ottimo pure il caffè che viene coltivato in questa regione.
Salutato tutti i molto cordiali inservienti, fatto il percorso fino al posteggio con il trabiccolo elettrico usato dai golfisti. Poi fatto il giro di ritorno fra le nebbie e nubi su un percorso nella Mvomba Valley sale fino a 1'750 ma di altitudine per e poi scendere lentamente ai 700m di Mutare. Qui ritorniamo nel centro già visitato ieri per prelevare dollari US dal bancomat della Barclay Bank, sembra l'unica che dispensa dollari US$ in Zimbabwe. Per nostra soddisfazione funziona con la Postcard, senza addebito di commissioni. Fatto poi la spesa al OK-Mart (negozio sudafricano), ed il pieno di diesel prima di partire in direzione di Masvingo.
Il percorso è abbastanza monotono ed il cielo è annuvolato. Dopo circa 120km sulla N9, fin qui in ottime condizioni. Arrivati al piccolo villaggio di Hot Springs, dopo aver visitato la un po decrepita infrastruttura , decidiamo di fermarci qui. Ci sistemiamo sotto delle enormi piante al lato di una capanna, della quale riceviamo, a nostra soddisfazione,, la chiave per usare il bagno e la doccia. Ottima cosa perché quella comune del camping è davvero in condizioni precarie! dove ci convinciamo a restare. Dopo esserci sistemati vado a fare il bagno nelle due vasche termali, una con acqua a circa 35 gradi, l'altra invece deve averne almeno 40 e non si resiste per più di10 minuti. Tutto molto bello e rilassante ed in compagnia di una famiglia russa con due bambini, che si divertono sguazzando in acqua con dei giovani neri del posto. Pur essendo un po' decaduto e trascurato il posto è carino e relativamente pulito. Confina con una laguna piena di papiri e altre piante acquatiche in fiore. Girano di conseguenza molti uccelli che ci fanno visita sulle piante sopra il nostro camper. Attorno abbiamo poi una decina di capanne in stile tradizionali. Terminiamo la giornata con una cena a base di pasta al pomodoro accompagnata da una bottiglia di rosè sudafricano. A cena abbiamo anche la compagnia di due magrissimi gatti che apprezzano i resti della nostra pasta, rigorosamente barilla di importazione! Saranno dei buongustai … o hanno solo fame?

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