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venerdì 26 febbraio 2016

25-26 febbraio 2016: a Victoria Fall

Dopo le due intense giornate di safari trascorse nel parco Hwange, decidiamo di trascorrere oggi una giornata di relax. Siamo in un camping annesso alla Idala Lodge, con ristorante davanti ad una accogliente "swimming pool". Ci sistemiamo al ristorante per la colazione e per cercare di collegarci ad internet. Il collegamento, a pagamento, funziona abbastanza bene, ma quando vi sono più utilizzatori diventa estremamente lento. Riusciamo però a verificare le e-mail e addirittura a collegarci via skype con la figlia Nadja i Giappone.
Nel primo pomeriggio, visto che il tempo permane bello, passiamo alla ricezione per prenotare un “sunset tour” con una imbarcazione sul fiume Zambesi. Noi crediamo che sia sulla parte a monte della cascata, ma poi vedremo che si tratta dell'opposto! Prima della partenza in bus per il punto di imbarco, facciamo una visita pedonale al paese di Victoria Fallls. Niente di straordinario a parte un centro commerciale OK e una serie di negozi di souveniers, neanche poi tanto attrattivi. Sull'imbarcazione della Sunset Tour siamo in compagnia di tre famiglie tedesche e una Svizzera di Basilea. Il tour (classificato VIP) è molto ben organizzata. All'imbarco veniamo accolti da un gruppo musicale in costume. Saliti a bordo e preso posto, il capitano John ci da il benvenuto e che ci racconta in stile umoristico quali sono le precauzioni da prendere contro i coccodrilli in caso di panne o di caduta in acqua. Riceviamo sin dall'inizio sufficiente attenzione con “food and drinks” a volontà per un giro che durerà due ore sulle tranquille acque dello Zambesi nella parte superiore della cascata victoria. Noi siamo in compagnia di una coppia di tedeschi della ex DDR, Michel e Jana, e possiamo raccontarci, fra l'altro, vari aneddoti dei tempi dell'amicizia DDR – Mozambico, che Michel conosce molto bene. Sul percorso abbiamo avvistato numerosi uccelli acquatici, un paio di sonnolenti coccodrilli ed un gruppo di ippopotami che che e fanno tranquillamente il bagno con la nostra imbarcazione a meno di 10m di distanza. Ben rifocillati e con abbastanza “gin tonic” in corpo contro la malaria ritorniamo al campeggio per ritirarci nella nostra tenda. Intanto il tempo che è stato finora clemente, sta cambiando e comincia leggermente a piovere.

Il secondo giorno qui a Victoria Falls è il compleanno di Maggie e avevamo deciso di dedicarlo alla visita della cascata. Purtroppo il tempo, che finora era sempre stato bello, ci gioca un piccolo scherzo. La notte ha piovuto e stamattina abbiamo una breve tregua che ci permette giusto di fare colazione. ma il tempo inizia con dopo colazione si mette a piovere e poi ad intervalli piove tutto il giorno. Poi mentre inizia a piovere ci ritiriamo nel ristorante vicino al campeggio, utilizzando il precario collegamento Internet e sperando che il tempo migliori. Purtroppo anche le previsioni meteo non danno miglioramenti per tutta la giornata; solo per la mattina del giorno dopo possiamo sperare in qualche sprazzo di sole. Facciamo un piccolo pranzo-spuntino al ristorante davanti alla piscina, per poi continuare a cercare di aggiornare il Blog. Compito però molto duro data la moltitudine di gente che cerca di fare lo stesso lavoro! Poi la sera, cessa di piovere e partiamo alla ricerca di un ristorante adeguato per festeggiare il compleanno di Maggie. Troviamo il Lolas Tapas/Carnivore, una strana combinazione di ristorante spagnolo e africano carnivoro! La scelta per i vegetariani come Maggie è un po' limitata, ma l'ambiente gestito dalla brillante senora Maria, immigrata da dieci anni da Cordoba è molto accogliente ed il servizio amichevole. Maggie sceglie un menù a base di ravioli ai funghi africani, mentre io opto per un menù a base di carne di coccodrillo fitto. Il gusto e la consistenza sono molto simile alla carne di calamaro, ed è preparato impanato in un pasta ricoperta di semi di sesamo. Intanto un gruppo musicale suona con quattro marimbe un mix di musica sudamericana ed africana. Sull'origine della marimba ho una breve disputa con Maria che dice sia africana, mentre io le dico che è lo strumento nazionale del Guatemala e sud del Messico. In se non è importane dato che viene suonata molto bene anche qui in Zimbabwe. Cero che è un po strano sentire cantare in spagnolo la Bamba o la Cucaracha da un gruppo di neri africani. Poi al rientro al camping ci concediamo un “gin tonic”, contro la malaria. Importante particolarmente oggi perché la notte scorsa sono mi reso almeno una cinquantina di punture di zanzare, molto probabilmente hanno trovato un passaggio per entrare nella tenda. Ho anche il dubbio che, essendo così piccole come quelle avvistate, riescano a passare attraverso la rete della zanzariera!


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