Stamattina diana
alle 5.30 per fare subito colazione e inoltrarci a fare, prima che il
sole scaldi troppo, una camminata in questa stretta valle con rocce
sporgenti di arenaria da tutte le parti. Sul percorso di circa 40
min. visitiamo un paio di enormi grotte e due pozze di acqua. Acqua
che qui è molto preziosa vista l'aridità della regione che soffre
la siccità attuale. Tutto è estremamente secco, malgrado che da
ottobre dovrebbe essere iniziato il periodo delle piogge, ci dicono
che in pratica non ha ancora piovuto.
Rimesso tutto in ordine nel nostro camper riprendiamo il viaggio in direzione della frontiera con il Lesotho, non prima di aver prelevato un po' di Rand al bancomat e fatto acquistato un po' di provviste.
Ci fermiamo anche a bere un caffè in un attraente ristorante turistico con la speranza di trovare un accesso a internet, ma niente da fare, la gentile cameriera ci dice che qui non ce l'ha nessuno. Percorriamo poi gli ultimi 10km fino al confine con il Lesotho con di fronte a noi la catena di montagne del Maluti Range. Qui a passaggio di frontiera di Caledon Poort sbrighiamo, prima senza problemi le pratiche per l'uscita sudafricana poi, continuiamo per l'immigrazione del Lesotho. Anche qui, tutto procede tranquillo con il timbro di entrata nel Lesotho. Poi ci viene controllato l'auto da un giovane funzionario loquace e molto gentile, Ci chiede se abbiamo con noi dei prodotti alimentari e se abbiamo le ricevute degli acquisti fatti nel Sudafrica. Troviamo la domanda un po' strana m lui ci spiega che è per una questione di tasse. Non ne abbiamo, ma lui ci dice che per questa volta non fa niente. Poi mi chiede che moneta abbiamo in Svizzera, trovando un CHF nel borsellino gli lo concedo dicendogli che è un pezzo da collezione. Passato il posto di frontiera, ci fermiamo al nuovissimo Tourist Office, dove ci viene data una mappa del Lesotho e varie info utili sulle possibilità di campeggio. Continuando il nostro percorso verso sud passiamo la caotica città di frontiere di Butha Bothe per poi continuare verso Leribe. Anche qui il traffico in centro a causa del mercato è totalmente incasinato e dobbiamo fare molta attenzione ai bambini, anziani e animali vari in giro sulla strada.
Rimesso tutto in ordine nel nostro camper riprendiamo il viaggio in direzione della frontiera con il Lesotho, non prima di aver prelevato un po' di Rand al bancomat e fatto acquistato un po' di provviste.
Ci fermiamo anche a bere un caffè in un attraente ristorante turistico con la speranza di trovare un accesso a internet, ma niente da fare, la gentile cameriera ci dice che qui non ce l'ha nessuno. Percorriamo poi gli ultimi 10km fino al confine con il Lesotho con di fronte a noi la catena di montagne del Maluti Range. Qui a passaggio di frontiera di Caledon Poort sbrighiamo, prima senza problemi le pratiche per l'uscita sudafricana poi, continuiamo per l'immigrazione del Lesotho. Anche qui, tutto procede tranquillo con il timbro di entrata nel Lesotho. Poi ci viene controllato l'auto da un giovane funzionario loquace e molto gentile, Ci chiede se abbiamo con noi dei prodotti alimentari e se abbiamo le ricevute degli acquisti fatti nel Sudafrica. Troviamo la domanda un po' strana m lui ci spiega che è per una questione di tasse. Non ne abbiamo, ma lui ci dice che per questa volta non fa niente. Poi mi chiede che moneta abbiamo in Svizzera, trovando un CHF nel borsellino gli lo concedo dicendogli che è un pezzo da collezione. Passato il posto di frontiera, ci fermiamo al nuovissimo Tourist Office, dove ci viene data una mappa del Lesotho e varie info utili sulle possibilità di campeggio. Continuando il nostro percorso verso sud passiamo la caotica città di frontiere di Butha Bothe per poi continuare verso Leribe. Anche qui il traffico in centro a causa del mercato è totalmente incasinato e dobbiamo fare molta attenzione ai bambini, anziani e animali vari in giro sulla strada.
Qui nel Lesotho le strade fuori dei centri sono in buona condizione, ma nei centri sono strette, piene di buchi e con molta gente; un po' diverso che in Sudafrica. Dobbiamo procedere con maggiore cautela perchè sulla strada, girano molte persone in parte vistosamente ubriache. Raggiunta Pizteng ci fermiamo a pernottare sul campeggio dell'Aloe GuestHouse, un bel posto al margine delle abitazione con molto verde e delle pecore che brucano nello spazio del camping. Ci sistemiamo al riparo ddel sole sotto unênorme salice. Oltre ad una famiglia che abita in una abitazione, siamo gli unici ospiti della strutture. La signora molto gentile della ricezione ci mostra il posto, sotto un'enorme salice, dove ci possiamo accampare. Proviamo a chiedere se hanno un accesso a Internet, ma niente da fare, neanche con un modem GSM che ci danno da provare, niente da fare. Passiamo poi la serata della vigilia di Natale con un buon piatto di spaghetti al sugo che accompagniamo da un buon vino e da frutta come dessert. Proprio la notte di Natale siamo illuminati da una luminosa luna piena.
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