Con
sorpresa, stamattina quando ci svegliamo, non abbiamo il sole ma un
cielo annuvolato, come non lo avevamo mai visto finora. La
temperatura, per i 1'600m dove siamo, è gradevole, ma ci manca il
calore del sole. D'altronde siamo nella stagione delle piogge .. ma
finora rimasta molto secca! Appena fatta colazione e riordinato le
cose nel camper partiamo per fare un giro di visita all'interno del
Lesotho. Partiti da Pitzeng verso le 7:30, dopo un breve percorso
pianeggiante,
la strada comincia a salire gradualmente ma costantemente fino a 3'190msl/m del Marika Lisiu Pass,il secondo passo più elevato del paese, per poi scendere con pendenze estreme fino a Lejone. Da qui continuiamo poi fino a raggiungere le sponde del lago artificiale del “Katze Dam”. Il paesaggio è magnifico e anche nel cielo è parzialmente ritornato a splendere il sole. Sul percorso vediamo molti pastori accompagnare i loro animali, vedi capre, pecore, mucche, asini o cavalli. Qui all'interno del Lesotho l'economia è ancor basata sulla pastorizia e l'agricoltura. Anche nei posti più impensabili si incontrano pastori che accompagnano i loro animali al pascolo. In questa regione spiccano le case rotonde con tetti in paglia, o rondavel, tipiche di questa regione. Non mancano a stonare l'ambiente le case “più moderne” interamente in pura lamiera ondulata … quando la tecnologia rovina le tradizioni! La domanda che ci poniamo è come faranno a superare le temperature invernali, e la neve che in inverno (da noi estate) può essere abbondante. Il Lesotho ha anche dei campi sciistici di AfroSkiing e hanno l'ambizione di organizzare un giorno le olimpiadi invernali. Passando in un anonimo paesino ci imbattiamo in una festa con delle ragazzine che danzano vestite di bianco. Dopo il paese di Katze percorriamo una strada in terra battuta di 60km fino a Thaba Tseka.Continuando sul percorsoin direzione della capitale Maseru incontriamo un modesto Guesthouse vicino ad un fiume dove rimaniamo a dormire. Si tratta del Marakabei Lodge. Qui sono tutti gentili,anche se tanti ospiti hanno bevuto tanta birra da non riuscire più a stare in piedi. Noi poi ceniamo nel ristorantino, con tanta verdura per Maggie e con pollo e riso per me.
E' il giorno di Natale, ma niente ce lo fa ricordare. Gli ospiti del ristorante festeggiano, (forse il Natale?) scolando litri e litri di birra Meloti, la birra nazionale del Lesotho. Meloti che è anche il nome della Moneta, che viene trattata a pari del Rand, e della catena di montagne al confine ovest con il Sudafrica.
la strada comincia a salire gradualmente ma costantemente fino a 3'190msl/m del Marika Lisiu Pass,il secondo passo più elevato del paese, per poi scendere con pendenze estreme fino a Lejone. Da qui continuiamo poi fino a raggiungere le sponde del lago artificiale del “Katze Dam”. Il paesaggio è magnifico e anche nel cielo è parzialmente ritornato a splendere il sole. Sul percorso vediamo molti pastori accompagnare i loro animali, vedi capre, pecore, mucche, asini o cavalli. Qui all'interno del Lesotho l'economia è ancor basata sulla pastorizia e l'agricoltura. Anche nei posti più impensabili si incontrano pastori che accompagnano i loro animali al pascolo. In questa regione spiccano le case rotonde con tetti in paglia, o rondavel, tipiche di questa regione. Non mancano a stonare l'ambiente le case “più moderne” interamente in pura lamiera ondulata … quando la tecnologia rovina le tradizioni! La domanda che ci poniamo è come faranno a superare le temperature invernali, e la neve che in inverno (da noi estate) può essere abbondante. Il Lesotho ha anche dei campi sciistici di AfroSkiing e hanno l'ambizione di organizzare un giorno le olimpiadi invernali. Passando in un anonimo paesino ci imbattiamo in una festa con delle ragazzine che danzano vestite di bianco. Dopo il paese di Katze percorriamo una strada in terra battuta di 60km fino a Thaba Tseka.Continuando sul percorsoin direzione della capitale Maseru incontriamo un modesto Guesthouse vicino ad un fiume dove rimaniamo a dormire. Si tratta del Marakabei Lodge. Qui sono tutti gentili,anche se tanti ospiti hanno bevuto tanta birra da non riuscire più a stare in piedi. Noi poi ceniamo nel ristorantino, con tanta verdura per Maggie e con pollo e riso per me.
E' il giorno di Natale, ma niente ce lo fa ricordare. Gli ospiti del ristorante festeggiano, (forse il Natale?) scolando litri e litri di birra Meloti, la birra nazionale del Lesotho. Meloti che è anche il nome della Moneta, che viene trattata a pari del Rand, e della catena di montagne al confine ovest con il Sudafrica.
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