Foto seguono
Fatta
colazione già alle 6.30 al ristorante per partire il più presto
possibile per la frontiera con il Mozambico. Verso le 9 passiamo
senza grandi problemi la frontiera Lomasa.cha – Manahacha. Tutto
fila liscio in meno di mezzora abbiamo tutti i timbri ed i papiri
necessari per entrare nel quarto paese del nostro viaggio. Cambia la
lingua dall'inglese al portoghese, ma non cambia per mia sorpresa la
direzione di marcia della circolazione stradale. Il paesaggio cambia
ben presto completamente, da verde a arido piatto e monotono.
Con grande sorpresa , sul percorso re-incontrato Dinho Lima e famiglia, i Brasileiros conosciuti al parco di Hlane, e stanno ritornando a casa; ci mettiamo d'accordo sentirci più tardi al telefono combinare un incontro in centro a Maputo
Con grande sorpresa , sul percorso re-incontrato Dinho Lima e famiglia, i Brasileiros conosciuti al parco di Hlane, e stanno ritornando a casa; ci mettiamo d'accordo sentirci più tardi al telefono combinare un incontro in centro a Maputo
Verso
le 11 entriamo nel caotico traffico in entrata della capitale del
Mozambico. Il primo contatto è però alquanto negativo, mentre
visitiamo la Praca da Indipendenca per fotografare ci prendiamo in
neanche 15 minuti due multe! Multe che riesco, ambedue a trasformare
in “compromisos” pagando 200R (ca.12 CHF) direttamente al
poliziotto. L'alternativa sarebbe stata di dover andare il giorno
dopo in un ufficio di polizia per pagare 3'000 Meticais,
l'equivalente di 60 CHF. La prima ci viene affibbiata perché stavo
allacciando la cintura all'uscita dal posteggio sulla strada. Non ha
valso niente la scusa che non ero ancora in strada ... per il
poliziotto dovevo mettere la cintura al momento della messa in marcia
del veicolo! Poi pagato la prebenda usciamo, dopo neanche 100m su
una strada a tre corsie per andare verso la stazione ferroviaria che
si trova verso la destra, sono sulla preselezione per andare a
sinistra, non c'è in giro nessuno in un raggio di almeno 100m, ma un
poliziotto mi ferma dicendo che ho fatto una manovra non acconsentita
tagliando la strada alle altre due corsie per andare a destra. Cerco
di fargli capire che ci sono, si le regole ma bisogna anche applicare
il buon senso, visto che le due corsie erano libere. Niente da fare
.. fa il duro e anche lui vuole 3'000 Meticais, minacciandomi anche
di ritirare la patente. Poi dopo un po di tira molla, cambia tono e
mi ridà la patente e mi dice dammi 200 Rand senza farsi vedere dal
collega poliziotto che stava multano un altro straniero. Non mi resta
che seguire le istruzioni e sparire appena possibile. La sera alla
Guesthouse parlando dell'accaduto un ospite mi dice che i poliziotti
sono in contatto telefonico uno con l'altro e seguono i turisti già
all'entrata in città per tampinarli ed affibbiare più multe
possibili. Una vera caccia al turista. Anche noi dopo queste due
esperienze ne abbiamo abbastanza e siamo “quasi terrorizzati”
appena vediamo un poliziotto in giro.
Visitato,
prima la piazza indipendenza con il palazzo governativo e le statue
dell'eroe della rivoluzione mozambicana, Samora Machel a cui sono
dedicate le statue più imponenti sulla piazza indipendenza, poi la
stazione ferroviaria, progettata da Eifel (quello della torre Eifel
di Parigi) un vero gioiello dell'architettura coloniale. Per
riprenderci dalle disavventure circolatorie ci fermiamo a fare un
pranzo-cena in un ristorantino sulla Avenida 24 de Julhio. Fa molto
caldo e tutti se ne lamentano! La prima impressione è che città
sembra essere molto trascurata e i rifiuti abbondano dappertutto, un
poco di vento e volano in giro sacchetti di plastica, contenitori in
sagex ecc. Peccato che venga data più importanza a controllare la
circolazione stradale, multando in particolare i turisti stranieri,
che tenere pulita la città dai rifiuti imperanti!
Poi
andiamo alla ricerca del Gesthose Fatima, sulla Avenida Mao Tse Tung,
dopo aver percorso l'avenida Karl Marx e la Wladimir Lenine. Qui
sembra di essere in una enciclopedia socialista! Non è un caso
perché il Mozambico, durante l'epoca della guerra fredda faceva
parte dell'area sovietica-cinese. Arrivati e posteggiato nel
posteggio interno della Guesthouse ci accorgiamo che ci è stato
rubato un fanalino laterale della vettura. Una altra fregatura dopo
le due multe! Il paradosso è che cosi rischiamo, appena arrivati in
strada di essere fermati e ricevere un'altra multa.
Dormito
dopo due settimane in un letto normale, anzi ne abbiamo addirittura
quattro di letti! Qui al GH conosciamo uno studente di nome Simon che
sta facendo il master in scienze dell'educazione a Bruxelles, con il
quale facciamo una lunga discussione sulla situazione del suo paese.
Con l'amico Dinho ci mettiamo d'accordo telefonicamente di trovarci
domani mattina per colazione vicino all'hotel Cardoso.
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