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sabato 6 febbraio 2016

05 febbraio 2016: da Bobole a Bilene

Foto seguono
Dopo la colazione e fatti tutti i preparativi, partiamo già verso le 9 in direzione nord. Prima di partire ci intratteniamo con due sudafricani, padre e figlio, che hanno dormito qui e che lavorano nel vicino cantiere che avevamo visto ieri all'arrivo. Stanno lavorando alla costruzione di un nuovo gasodotto per portare il gas mozambicano fino in Sudafrica. Ci dicono che stanno posando tubi al ritmo di 160m all'ora. L'impresa per cui lavorano, la WK è sudafricana ma i tubi arrivano via mare dalla Corea.
Fra pochi mesi questa tappa del gasodotto sarà terminato, ma è già previsto il prolungamento fino a Vilanculos, ca 300Km ancora più a nord. Da quanto ci dicono i giacimenti si trovano sulla terra ferma e sono enormi! Partiamo poi sulla EN1 in direzione nord con l'obiettivo di arrivare almeno fino alla spiaggia di Bilene. Passiamo Maluhana e ci fermiamo a Manhica per comperare del pane fresco all'europea invece dei soliti toast sudafricani, e un po' di provviste al locale Shoprite. Poi continuiamo la lenta marcia verso il nord. Qui a parte pochi tratti a 80Kmh, la gran parte è a noiosi 60Kmh. All'entrata di Palmeria mi prendo una multa di velocità. Il radar ha segnalato che andavo a 70 invece di 60 su un rettilineo in leggera discesa. L'infrazione mi costa 1'000 Meticais (ca. 20 CHF), essendo la moneta del Mozambico al cambio di 50 Meticais per un 1 CHF. Il poliziotto mi tratta con estrema gentilezza spiegandomi esattamente che velocità avevo in quale punto della strada. Il radar è messo in un punto molto perfido in quanto possono controllare ambedue le direzioni, nel punto più basso, stando nascosti all'ombra sotto una enorme pianta. Difatti i quattro poliziotti hanno un bel daffare per incassare le multe! Continuando ci fermiamo poi prima di Macia per un rinfresco e per comperarci sul pittoresco mercato una papaya e un'enorme avocado. Dopo Macia svoltiamo sulla N408 per giungere dopo 31Km alla Praia do Bilene. Qui ci attende una spettacolare laguna con sabbia bianca e molte palme davanti all'oceano indiano. Fatte le solite foto di rito della spiaggia, già veniamo avvistati da persone in divisa. Per fortuna non sono poliziotti ma agenti per l'incasso della tassa dei posteggi … nessun problema, sono estremamente gentili e scambiamo con loro un paio di battute in inglese. Essendo la spiaggia una delle più vicine, qui la gran parte degli ospiti sono sudafricani. Andiamo poi al complexo Palmeira dove ci sistemiamo all'ombra di un enorme albero di casuarina nel sabbioso camping. Sono le tre del pomeriggio e andiamo al ristorante con spettacolare vista sulla laguna per pranzare a base di filetto di pesce garupa, non eccezionale perché congelato. Poi facciamo un giro del mercato e ci prendiamo un espresso al ristorante Mar Azul. Siamo un po stanchi e andiamo, dopo un rinfrescante gin tonic, a dormire nella nostra tenda. Siamo ben riparati dal vento e la temperatura, anche la notte è elevata.

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