Ci
svegliamo di buon mattino con le prime luci dell'alba per fare
colazione e preparare il necessario per fare l'escursione con
snorkeling alle isole Bazaruto che fanno parte dell'omonimo parco
nazionale mozambicano. Maggie non si è lasciata convincere a
partecipare per la preoccupazione che il viaggio con le così piccole
imbarcazioni (chiamati “speed boat”, ma sono essenzialmente dei
motoscafi con motori fuoribordo) su un mare troppo mosso possa essere
tormentoso.
Stamattina però non c'è vento ed il mare è tranquillo, non lo sarà però più al ritorno ... quindi scelta azzeccata di non venire con noi. Partiamo verso le 8.30 dalla spiaggia davanti al Baobab. Io essendo il settimo passeggero, per delle imbarcazioni a se posti mi tocca salire su un secondo motoscafo ed andare all'hotel Palmeira dall'altro lato del paese a prendere ulteriori passeggeri. Salgono uno svedese che fa questa escursione per la seconda volta, una coppia di giovani sudafricani e Alvaro con Marta, due giovani spagnoli. Il paesaggio è meraviglioso con il mare quasi piatto e con il cielo azzurro e senza nubi! Il viaggio fino al passaggio fra le due isole di Barazuto e Benguerra dura quasi due ore di tranquilla navigazione, solo qualche scossa quando passiamo il canale fra la punta delle due isole. Scendiamo prima sulla spiaggia sabbiosa di Bazaruto con davanti a noi una enorme duna di sabbia e vari laghi e lunghe lingue di sabbia. Un paesaggio da favola che continua a mutare aspetto con i colori giallo della sabbia e azzurro dell'acqua a spiccare sotto l'intenso sole. Dopo aver fatto una scorribanda fra sabbia e acqua, mente i nostri accompagnatori preparano il pranzo, si riparte verso il “2 miles reef” per la prima sessione di snorkeling. Io parto con una respiratore l'aria. Lo fa quando sono ne mezzo della corrente più forte e mi costringe a ritornare in barca per riprendermi e cambiare l'equipaggiamento. Poi fila tutto liscio e mi posso godere i vari pesci colorati e i coralli in prevalenza viola e verdi. Tanti sono però sbiancati e morti. Il posto è non male, ma nessun confronto con quanto visto in Indonesia per esempio! Poi si ritorna sulla spiaggia per fare un ottimo e abbondante pranzo a base di pesce, riso e verdura. Dopo il pranzo facciamo ancora un giro-esercizio di snorkeling, prima di partire verso l'adiacente isola di Benguerra. Qui mentre facciamo il bagno e camminiamo sulla sabbia, arriva, ma forse era telecomandata, una barca di pescatori che ci mostrano quanto hanno pescato. In diversi ci lasciamo convincere a comprane alcuni, anche visto l'interessante prezzo (ca 3CHF al kg). Io non ho soldi con me, ma Alvaro è disposto a farmi un prestito, quindi ne compero tre per un Kg. Nel viaggio di ritorno Alvaro mi racconta di essere qui in Mozambico per una agenzia dell'ONU, e lavora presso un campo profughi a Nampula. Rimango sorpreso quando mi dice che sono più di 20'000 i profughi in gran parte congolesi, bambini orfani, donne e anziani ospitati in questo campo. Sono gente fuggita in prevalenza dalla guerra ancora in corso nel Congo. Poi parlando con la nostra guida mozambicana sento le sue lamentele per il problema attuale della siccità ... lui mi dice che pensa sia dato dallo sfruttamento del gas, iniziato da qualche anno nella regione di Vilaculos. Potrebbe anche essere una conseguenza vista a lungo termine, per via del riscaldamento climatico ... ma l'ipotesi mi sembra molto azzardata! Ritornati al nostro Baobab Resort, mettiamo sulla griglia il pesce fresco appena comperato, che mangeremo mentre già si fa già notte.
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