Questa mattina per evitare i famigerati controlli dei poliziotti cittadini al riguardo dei turisti siamo partiti molto presto. Dopo una veloce colazione, alle 7.30 già siamo un strada per lasciare la ancora sonnolenta Bulawayo. Malgrado tutto sulla piazza principale intravvediamo però alcuni poliziotti all'opera, per fortuna agiscono nella direzione opposta alla nostra e non ci vedono. Seguendo gli sparuti e poco leggibili cartelli di direzione lasciamo rapidamente la seconda città per abitanti dello Zimbabwe, in direzione della Victoria Falls.
Il percorso, sui primi 50Km è piatto, monotono con una vegetazione di arbusti con qua e la, qualche campo coltivato. Poi si trasforma in zona ondulata e boscosa con alti alberi. Qui incontriamo molte mucche e capre al pascolo e dobbiamo fare a molta attenzione perché invadono facilmente anche la strada. Sul percorso do la mia maglietta blu “anti raddoppio del Gottardo” ad un pastore che mi pare possa averne bisogno. Poi prima di Hwange deviamo sulla stradina che porta all'entrata dell'omonimo parco. All'altezza del piccolo aeroporto ci fermiamo per visitare il Painted Dog Rea Center. L''interessante esposizione mostra le caratteristiche di questi strani cani carnivori che vivono sottoterra e sono in serio pericolo di estinzione. Fatto foto dei due unici attualmente accolti nel recinto del centro di riabilitazione, per loro un po come in una casa anziani. Hanno già 14-15 anni, ciò che è la normale attesa di vita di questi animali. Con l'aiuto del ranger riusciamo a fare varie foto prima che si dileguano nelle loro tane. Arriviamo alla ricezione del Hwange NP verso le 16, e troviamo subito alloggio al Main Camp. Su consiglio della gentile ricezionista del parco andiamo ancora a fare un giro-safari di una quarantina di km alla ricerca di animali. Il percorso è in parte impervio e mal segnalato, inoltre all'orizzonte minaccia un bel temporale; per fortuna nostra ancora abbastanza lontano. Sul percorso vediamo molte zebre, cinque sciacalli, un paio di elefanti, e molti, molti uccelli. Rientrati poi mentre si fa già oscuro ci facciamo una cena leggera con alla fine un gin tonic “antimalarico. Qui è ancora molto secco e non vediamo zanzare, ma alle cascate Victoria, nostra prossima destinazione dopo il parco, sarà sicuramente diverso.
Il percorso, sui primi 50Km è piatto, monotono con una vegetazione di arbusti con qua e la, qualche campo coltivato. Poi si trasforma in zona ondulata e boscosa con alti alberi. Qui incontriamo molte mucche e capre al pascolo e dobbiamo fare a molta attenzione perché invadono facilmente anche la strada. Sul percorso do la mia maglietta blu “anti raddoppio del Gottardo” ad un pastore che mi pare possa averne bisogno. Poi prima di Hwange deviamo sulla stradina che porta all'entrata dell'omonimo parco. All'altezza del piccolo aeroporto ci fermiamo per visitare il Painted Dog Rea Center. L''interessante esposizione mostra le caratteristiche di questi strani cani carnivori che vivono sottoterra e sono in serio pericolo di estinzione. Fatto foto dei due unici attualmente accolti nel recinto del centro di riabilitazione, per loro un po come in una casa anziani. Hanno già 14-15 anni, ciò che è la normale attesa di vita di questi animali. Con l'aiuto del ranger riusciamo a fare varie foto prima che si dileguano nelle loro tane. Arriviamo alla ricezione del Hwange NP verso le 16, e troviamo subito alloggio al Main Camp. Su consiglio della gentile ricezionista del parco andiamo ancora a fare un giro-safari di una quarantina di km alla ricerca di animali. Il percorso è in parte impervio e mal segnalato, inoltre all'orizzonte minaccia un bel temporale; per fortuna nostra ancora abbastanza lontano. Sul percorso vediamo molte zebre, cinque sciacalli, un paio di elefanti, e molti, molti uccelli. Rientrati poi mentre si fa già oscuro ci facciamo una cena leggera con alla fine un gin tonic “antimalarico. Qui è ancora molto secco e non vediamo zanzare, ma alle cascate Victoria, nostra prossima destinazione dopo il parco, sarà sicuramente diverso.
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