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mercoledì 13 gennaio 2016

11 gennaio 2016: da St Lucia a Cape Vidal e ritorno

Oggi ci alziamo un po più tardi del solito, vista l'avventura notturna, terminata solo con il lenzuolo ed il materasso un po umidi. Fatta la solita colazione con la compagnia di molti uccellini e animaletti vari che girano sugli alberi ci prepariamo per fare una visita fino a Cape Vidal (nel iSimangaliso Wetland Park) una sessantina di km a nord, per poi ritornare ancora qui la sera. Davanti al campeggio ci fermiamo per vedere dove sono i coccodrilli e gli ippopotami che avevamo visti ieri sera; due coccodrilli si sono già sistemati sulla loro “crocodile island” a prendere il sole.
Degli hippos invece nessuna traccia, si saranno allontanati da qualche altra parte. Passato con il camper sul ponte all'entrata di St Lucia per vedere gli ippopotami immobili nell'acqua del fiume. Subito passata l'entrata del iSimangaliso Wetland Pak ci attraversano la strada due scrofe di cinghiali ognuna seguita da tre piccolini. Procediamo poi facendo un “self safari” e percorrendo vari loop del parco. La strda principale fino a Cape Vidal è asfaltata mentre i loop sono su strade sconnesse, ma in buono stato.
Visti Kudu, buffali antilopi, scimmie. Visitato Mission Rock con la bella costa a scogliera alternata da infinite spiagge con enormi dune di sabbia. Il mare è un po mosso, ma qualche coraggioso bagnante cerca di di fare lo stesso il bagno. Arrivati a Cape Vidal, facciamo un lungo giro a piedi sulla spiaggia e sulla scogliera, che con la marea bassa è diventato un posto ideale per vedere i coralli e le alghe del mare senza doversi bagnare. Gira varia gente e addirittura due signore mussulmane che fanno il bagno con il loro tradizionale vestito integrale nero ed il nihad (simile al tanto al da noi tanto discusso burka) sul volto.
Sulla spiaggia vi sono purtroppo tanti motoscafi dei pescatori e non che vanno e vengono sul mare.

Nell'apposito bancone vediamo i pescatori a pulire e preparare per l'imballaggio le loro prede. Il parco dovrebbe essere, almeno in questa stagione una zona umida, ma la mancanza finora di piogge serie,lo rende più una zona arida. Anche i laghi interni e fiumi ne soffrono e sono ai minimi storici. La preoccupazione degli ecologisti è che con il continuo prelievo di acque per l'agricoltura e l'industria questa zona si prosciughi completamente. Noi poi sul tardo pomeriggio torniamo verso a St Lucia per andar a cena al Ocean Basket, un “fast food” del pesce. Prendiamo l'abbondante “platter for two” con pesce e frutti di mare, accompagnato da una bottiglia di Rosè Robertson. Al ristorante portoghese a lato sbrighiamo poi le pendenze online prima di tornare allo stesso camping di ieri. La regione per le sue caratteristiche fra costa, fiumi, laghi e mare, anche se non abbiamo visti molti animali, ci è piaciuta molto. Noi eravamo in un periodo calmo, nei momenti di punta il parco deve già ora limitare gli accessi giornalieri.

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