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martedì 5 gennaio 2016

3 gennaio 2016: da Chintsa a Coffe Bay

Colazione al camping con toast, uova e avocado, accompagnati da molta frutta fresca. Poi prima di partire da questo accogliente posto facciamo una pausa caffè usufruendo dell'accesso e Internet prima di metterci in rotta verso il nord con ca. 15 km sulla stessa strada percorsa ieri sera. Seguono poi tanti km monotoni sulla N2 passando da Komwa, Butterword (Gemwa) fino a Quno. Constante su e giù fra verdi vallate e profondi canion. A Quno visitiamo il Museo dedicato a Nelson Mandela,
padre dell'attuale Sudafrica multietnico e democratico. A pochi km, a CCC, vi è la casa natale di Mandela, o Madiba com viene amichevolmente chiamato dai sudafricani. Mandela è sicuramente da ritenere uno dei personaggi politici più simbolico del ventesimo secolo. Chi avrebbe potuto, dopo aver subito 30 anni di ingiusta prigione, e visto il suo popolo umiliato da tanti anni di Apartheid, portare a compimento una politica di riconciliazione pacifica e come quella proposta dal governo da lui presieduto? Non credo, che in una situazione simile, che un politico europeo sarebbe stato capace di tanto! In ogni modo, con Gandhi, Martin Luther King, Ho Chi Min e Ernesto Che Guevara, Mandela fa parte dei politici che hanno fatto la storia del martoriato ventesimo secolo. Quella storia che ha portato alla decolonializzazione, se non totale, almeno politica dei vari paesi coinvolti.
Dopo Quno imbocchiamo la strada secondaria, ma asfaltata, per Coffee Bay sulla Wild Coast, la costa sudafricana più impervia. Sul percorso attraversiamo varie vallate con un po' dappertutto sparsi i villaggi Xosa con molte case tipiche rotonde con il tetto in paglia, anche se purtroppo la gran parte ha ora il tetto in lamiera. Appena arrivati a Coffee Bay, passiamo la parte vicino alla spiaggia, oggi particolarmente affollata da molta gente che a questo orario rientra dalla spiaggia. Ci sistemiamo al Coffee Bay Campsite appena fuori dal centro. nella fitta boscaglia del camping. Siamo vicino al mare, che sentiamo in lontananza, senza però vederlo. A cena, su consiglio della signora della ricezione del camping, andiamo al vicino GuestHouse Sugarloaf. Ci facciamo servire del pesce e calamari per me e gamberoni giganti (ma non troppo) per Maggie. Tutto ottimo e accompagnato da una buona bottiglia di vino sudafricano. La birra ci era stata sconsigliata perché una panne di corrente elettrica ne aveva impedito la refrigerazione!

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