17 gennaio 2016: da Johannesburg a Pretoria
Solita
eccellente ed abbondante colazione all'hotel, prima di partire con lo
Shuttle per andare a
prendere l'auto a noleggio prenotata online in anticipo per recarci
per i prossimi due giorni a Pretoria. A Pretoria abbiamo un
appuntamento con Luca De Giovannetti, figlio dell'amico Valerio
conosciuto già all'epoca della lotta contro la famosa variante 95
sul Piano di Magadino. Inoltre Pretoria è per noi una tappa quasi
obbligata per ottenere il visto d'ingresso presso l'ambasciata del
Mozambico. All'agenzia di noleggio auto Tempest tutto procede bene
fino al momento del pagamento. La mia carta credito risulta essere
bloccata, alla hotline mi si dice che ho sbagliato tre volte
l'immissione del “pin-code” due giorni fa, ciò che non può
essere non avendola utilizzata in alcun ATM, da molto tempo. Mentre
Maggie non si ricorda il “pin-code” della sua carta. Il risultato
è che alla Tempest non s prendere nessuna auto no potendo pagare con
il “pin-code”, Passiamo alla AVIS dove avremmo potuto pagare
anche senza il pin-code, ma non hanno auto a disposizione. Poi,
quando, già ci avevamo rassegnati, passiamo alla Europcar dove, in
brevissimo tempo abbiamo un'auto KIA Picanto a disposizione.
All'uscita dall'aeroporto ci imbattiamo in un controllo e l'agente
mi vuole dare una multa per non aver fatto correttamente uno stop.
Contesto e reclamo, ma niente da fare rimane inflessibile. Alla fine
“ci accordiamo” di liquidare la pendenza con un obolo di 300R
(ca. 20CHF), ciò mi evita di dovermi presentare un un specifico
ufficio e pagare 800R. Anche questo è il Sudafrica! Noi continuiamo
poi per andare a per andare all'hotel a prendere i bagagli e partire
finalmente per Pretoria. Sono già le 11.30 e l'appuntamento con Luca
è per le 12.00. Gli mando un SMS con il mio telefonino,ma mi ritorna
un messaggio di errore. Oggi va proprio tutto storto! Anzi non è
ancora finita: per prendere la R21 per Pretoria facciamo un giro
inutile di un paio di km, fra svincoli e strade secondarie attraverso
Kempton Park. Ma poi … via sulla R21 Toll Rod per i senza
problemi fino all'entrata di Pretoria. Nel centro di Pretoria
inizia poi la laboriosa ricerca del Caffe 41, il luogo dell'incontro con
Luca. La cartina approssimativa che abbiamo con noi non ci permette
di orientarci a dovere. Nel centro ci imbattiamo in una brutta
esperienza con un “guarda-posteggi”, a cui avevamo chiesto
informazioni, mentre gli sto dando una mancia, mi allunga la mano
attraverso il finestrino per prendere il mio portafogli che
ingenuamente avevo in mano. Per liberarmi di lui ho dovuto spingerlo
via con la forza, chiudere il finestrino e partire! In se una
piccola lezione di come non si dovrebbe mai fare. Arriviamo infine
all'appuntamento con Luca al Caffe41 con più di un'ora in ritardo.
Con lui abbiamo poi passato un interessante pomeriggio con una lunga
chiacchierata sulla sua esperienza in Sudafrica e sulle nostra dal
viaggio in corso. Ci scambiamo molte info, esperienze e consigli per
la visita del paese. Un
concetto molto interessante sulla situazione politico-sociale
dell'attuale Sudafrica che mi descrive Luca è quella del modello
sociale detto del tipo “cappuccino” > il caffè in basso sono
i tanti neri, la schiuma nel mezzo sono i bianchi, ricchi e
benestanti, mentre il fine strato di cacao sopra sono i pochi neri
ultraricchi. Verso il tardo pomeriggio partiamo con la sua auto a fare un giro
turistico di Pretoria.
Per primo visitiamo la maestosa Parlament Hill
con lo Union Building (la sede governativa del Sudafrica), il centro
storico ed vari View Points sulle colline attorno a Pretoria. Luca,
vive qui a Pretoria da sei anni, e lavora per la Swisscontact, su dei
progetti di sostegno ambientale, in particolare per migliorare la
produzione di mattoni e per la gestione dei rifiuti, vedi risorse.
Terminato il giro ritorniamo nel quartiere Arcadia dove da dove
eravamo partiti per cercare un alloggio per la notte. Con
l'aiuto di Luca troviamo subito una bella Guest House, a poca
distanza dal Cafe 41, che è diventato il nostro punto di
riferimento. Siamo al EastView
Guest House. La
signora Linnet, la gentilissima donna di casa ci offre poi una
semplice cena con chicken, verdura ed un buon bicchiere di vino.
Peccato che Internet nella camera non funziona, ma siamo cosi
stanchi, che neanche l'intenso gracchiare della rana della trascurata
piscina del vicino, ci può disturbare.
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