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mercoledì 2 marzo 2016

03.03.2016: Relax a Maun

Dopo le intense giornate degli scorsi giorni decidiamo di rimanere un giorno qui a Maun per riposarci e prepararci perle prossime avventure. La mattina ci lasciamo incantare dagli uccelli che attorno a noi si mettono ben presto a farsi sentire. C'è l'uccello che quando canta sembra dica Bot-wana ... bot-wana o sa-fari … sa-fari; o quello che fa toko ... toko. Poi però, dopo aver fatto la nostra tranquilla colazione, arricchita da tanta buona frutta esotica, ecco che arriva dall'altro lato del fiume un rumore assordante e noioso.
Scopriremo ben presto che è una trivellatrice che sta perforando il suolo, probabilmente alla ricerca di acqua. Purtroppo durerà fino quasi a sera per cui prendiamo tutto e ci spostiamo in centro a Maun per fare la grande spesa per i prossime tre o quattro giorni. Difatti da domani ci spostiamo in una regione dove sarà difficile trovare rifornimenti. Maun è la capitale regionale, e oltre che centro turistico del nord Botswana, è la capitale principale del popolo Tawana. Al rientro ci risistemiamo al medesimo posto di ieri all'accogliente Maun Rest Camp. Davanti a noi abbiamo il fiume Thamalakane asciutto, ma una tavola nel campeggio mostra l'altezza preoccupante raggiunta dal fiume nel 2012; più di un metro e mezzo sopra il punto dove siamo sistemati noi oggi. La sera, tanto per cambiare, ci concediamo in ottimo ed abbondante “T-bone steak”, io ed un piatto di verdure cotte miste Maggie. Intanto un bel cielo stellato, con visione spettacolare della via lattea, ci saluta prima di andare a nanna!

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