Passata
la notte con continuo rumore dei treni e della vicina stazione
ferroviaria. Prima di alzarci pioviggina, ma smette tanto per
lasciarci il tempo di fare colazione. Partenza presto per poi
fermarci un paio di ore al Wimpy per collegarci ad Internet e
verificare almeno la posta elettronica. Riusciamo a partire da
Palapye verso le dieci e mezza in direzione sud, verso la frontiera
con il Sudafrica. Passiamo per Lerala – Mogapi – Sefophe e
Bonobong prima di deviare sulla strada sterrata che va verso il
posto di frontiera di Pontdrift.
Il percorso è in gran parte su
strada recentemente asfaltata, in alcune parti ancora in costruzione.
Sui tabelloni vediamo anche delle scritte in cinese, eloquente segno
che sono anche qui presenti nella costruzione stradale, come già
visto in Mozambico. Per una buona parte della mattinata pioviggina,
ma poi nel pomeriggio ritorna a splendere e scaldare il forte sole
africano. Arrivati dove termina la strada asfaltata troviamo un
caos di cartelli che non ci lascia capire quale è la strada giusta
per Pontdrift, il posto di frontiera con il Sudafrica. Neanche il
GPS, non avendo le indicazioni stradali complete, non ci è di
aiuto.. Per nostra fortuna passa un'auto della polizia, il quale
autista ci sconsiglia di percorrere la strada che avremmo voluto
prendere noi. E' più corta, ma tutta su sabbia profonda lungo il
fiume Limpopo. Avendo recentemente piovuto potrebbe essere, partendo
a questo orario (sono già passate le quattro del pomeriggio)
pericoloso. Non ci resta che ritornare di 10km e prendere la strada
sterrata, ma in buone condizioni, verso i Tuli Bock/Game Reserve e
poi il posto di frontiera di Pontdrift.
Dopo
40km di strada sterrata arriviamo all'entrata del Tuli Game Reserve.
Qui una corpulenta e simpatica signora ci dice che alla Tuli Safari
Lodge, dove vorremmo andare, a 7km da qui, a questo orario non vi è
più nessuno. Inoltre la Lodge è in fase di rifacimento. Come
alternativa ci propone di rimanere qui con loro e poi ripartire
domani mattina. Decidiamo di accettare la proposta, anche perché è
già un po tardi e siamo abbastanza affaticati. Ci sistemiamo così
fra le loro casupole vicino all'entrata del parco. Discutiamo poi con
un ranger, che pare essere il capo del gruppo, sulla situazione dell
parco, sul clima e sui problemi della siccità. Ci dice che anche qui
la stagione delle piogge non c'è stata, e che solo negli ultimi
giorni ha piovuto leggermente … niente per la stagione che siamo, e
che purtroppo sta terminando. Visto che siamo sotto quasi costante
osservazione dei quattro guardiani presenti, decidiamo di fare una
frugale cena con quanto di freddo abbiamo ancora con noi. Vedi toast,
tonno in scatola, feta e pomodori. La serata, rinfrescata da una
leggera brezza, ed illuminata da un maestoso cielo stellato, è
fantastica. Qui tutt'attorno è tanto scuro che si ha quasi la
sensazione di poter toccare le stelle con le mani!
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