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giovedì 17 marzo 2016

08 marzo 2016: da Palapye al Tuli NP

Passata la notte con continuo rumore dei treni e della vicina stazione ferroviaria. Prima di alzarci pioviggina, ma smette tanto per lasciarci il tempo di fare colazione. Partenza presto per poi fermarci un paio di ore al Wimpy per collegarci ad Internet e verificare almeno la posta elettronica. Riusciamo a partire da Palapye verso le dieci e mezza in direzione sud, verso la frontiera con il Sudafrica. Passiamo per Lerala – Mogapi – Sefophe e Bonobong prima di deviare sulla strada sterrata che va verso il posto di frontiera di Pontdrift.
Il percorso è in gran parte su strada recentemente asfaltata, in alcune parti ancora in costruzione. Sui tabelloni vediamo anche delle scritte in cinese, eloquente segno che sono anche qui presenti nella costruzione stradale, come già visto in Mozambico. Per una buona parte della mattinata pioviggina, ma poi nel pomeriggio ritorna a splendere e scaldare il forte sole africano. Arrivati dove termina la strada asfaltata troviamo un caos di cartelli che non ci lascia capire quale è la strada giusta per Pontdrift, il posto di frontiera con il Sudafrica. Neanche il GPS, non avendo le indicazioni stradali complete, non ci è di aiuto.. Per nostra fortuna passa un'auto della polizia, il quale autista ci sconsiglia di percorrere la strada che avremmo voluto prendere noi. E' più corta, ma tutta su sabbia profonda lungo il fiume Limpopo. Avendo recentemente piovuto potrebbe essere, partendo a questo orario (sono già passate le quattro del pomeriggio) pericoloso. Non ci resta che ritornare di 10km e prendere la strada sterrata, ma in buone condizioni, verso i Tuli Bock/Game Reserve e poi il posto di frontiera di Pontdrift.
Dopo 40km di strada sterrata arriviamo all'entrata del Tuli Game Reserve. Qui una corpulenta e simpatica signora ci dice che alla Tuli Safari Lodge, dove vorremmo andare, a 7km da qui, a questo orario non vi è più nessuno. Inoltre la Lodge è in fase di rifacimento. Come alternativa ci propone di rimanere qui con loro e poi ripartire domani mattina. Decidiamo di accettare la proposta, anche perché è già un po tardi e siamo abbastanza affaticati. Ci sistemiamo così fra le loro casupole vicino all'entrata del parco. Discutiamo poi con un ranger, che pare essere il capo del gruppo, sulla situazione dell parco, sul clima e sui problemi della siccità. Ci dice che anche qui la stagione delle piogge non c'è stata, e che solo negli ultimi giorni ha piovuto leggermente … niente per la stagione che siamo, e che purtroppo sta terminando. Visto che siamo sotto quasi costante osservazione dei quattro guardiani presenti, decidiamo di fare una frugale cena con quanto di freddo abbiamo ancora con noi. Vedi toast, tonno in scatola, feta e pomodori. La serata, rinfrescata da una leggera brezza, ed illuminata da un maestoso cielo stellato, è fantastica. Qui tutt'attorno è tanto scuro che si ha quasi la sensazione di poter toccare le stelle con le mani!


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