La
notte, a nostra sorpresa, ha leggermente piovigginato per cui abbiamo
dovuto attendere che la tenda asciugasse prima di sistemare il tutto
per la partenza. La sorpresa è però, che avendo i rami della pianta
sopra di noi che toccavano la tenda, ci troviamo la tenda ed il
camper pieno di formiche. Ve ne sono cosi tante che dobbiamo passare
con scopetta a scacciarle. Ne troveremo poi ancora vari giorni dopo!
Il cielo è ancora nuvoloso e stamattina fa molto caldo e umido S.
Vista la comodità di avere un ristorante vicino vi andiamo a fare la
colazione, ottima, economica e molto abbondante.
.Fatti poi i 20km
fino alla città di Musina (chiamata anche stranamente Messina!). Qui
facciamo la spesa e cambiamo in Rand i Pulas del Botwana che ci erano
rimasti. Poi partiamo per percorrere i ca 120km fino all'entrata nord
del Kruger National Park, quella di Pafuri. Il percorso è
inizialmente pianeggiante, poi diventa collinoso ed attraversa una
zona agricola coltivata a mais, pomodori e altre verdure varie. Il
alcune parti vi sono anche estese coltivazioni di agrumi. La regione,
in particolare prima del parco è molto poco abitata. All'entrata un
gentilissimo Ranger ci saluta dandoci il più cordiale “Welcom to
the Kruger National Park”. Poi ci controlla i bagagli per
verificare che non abbiamo armi o altro materiale di bracconaggio. Il
Kruger è uno dei parchi naturalistici piè grandi del mondo, senza
dubbio il parco più rinomato del Sudafrica, se non di tutta
l'Africa. È stato aperto al pubblico nel 1927 e copre un'area di ca.
25'000kmq; la metà della superficie della Svizzera!
Dopo
la registrazione all'entrata, pur non avendo nessuna prenotazione,
veniamo invitati a recarci a Punda Maria rest camp ad una cinquantina
di km, parzialmente su strada sterrata, da dove siamo. La strada
asfaltata percorre tutto il parco nella sua lunghezza, mentre gran
parte delle strade laterali sono sterrate. Sul percorso ci imbattiamo
quasi subito nei primi elefanti ai lati della strada. Poi seguono
zebre, bufali, impala, springbock e alcune zebre. Nell'ultima parte
del percorso siamo un po stanchi per cui viaggiamo senza più tanta
attenzione. Un po prima dell'ultimo incrocio con la strada
principale, sulla strada sterrata all'entrata di una curva, ci
imbattiamo in due auto scontrate ed abbandonate sulla strada. In
apparenza non sono turisti ma di personale del parco. Alla ricezione
nessun problema a ricevere assegnato un posto nel camping che
risulterà essere mezzo vuoto. Il posto è molto spazioso e ben
organizzato. Noi ci sistemiamo su un posto un po' rialzato con vista
verso il recinto. Avendo però appena piovuto non si vedono animali.
La cena di stasera è a base di penne al pomodoro e tonno; con una
buon vino Sirha sudafricano. Dopo diverso tempo abbiamo qualcuno
attorno a noi. Non sono però molto sociali … sembra quasi che li
disturbiamo!
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