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giovedì 17 marzo 2016

10 marzo 2016: da Musina a Punda Maria (Kruger NP)

La notte, a nostra sorpresa, ha leggermente piovigginato per cui abbiamo dovuto attendere che la tenda asciugasse prima di sistemare il tutto per la partenza. La sorpresa è però, che avendo i rami della pianta sopra di noi che toccavano la tenda, ci troviamo la tenda ed il camper pieno di formiche. Ve ne sono cosi tante che dobbiamo passare con scopetta a scacciarle. Ne troveremo poi ancora vari giorni dopo! Il cielo è ancora nuvoloso e stamattina fa molto caldo e umido S. Vista la comodità di avere un ristorante vicino vi andiamo a fare la colazione, ottima, economica e molto abbondante.
.Fatti poi i 20km fino alla città di Musina (chiamata anche stranamente Messina!). Qui facciamo la spesa e cambiamo in Rand i Pulas del Botwana che ci erano rimasti. Poi partiamo per percorrere i ca 120km fino all'entrata nord del Kruger National Park, quella di Pafuri. Il percorso è inizialmente pianeggiante, poi diventa collinoso ed attraversa una zona agricola coltivata a mais, pomodori e altre verdure varie. Il alcune parti vi sono anche estese coltivazioni di agrumi. La regione, in particolare prima del parco è molto poco abitata. All'entrata un gentilissimo Ranger ci saluta dandoci il più cordiale “Welcom to the Kruger National Park”. Poi ci controlla i bagagli per verificare che non abbiamo armi o altro materiale di bracconaggio. Il Kruger è uno dei parchi naturalistici piè grandi del mondo, senza dubbio il parco più rinomato del Sudafrica, se non di tutta l'Africa. È stato aperto al pubblico nel 1927 e copre un'area di ca. 25'000kmq; la metà della superficie della Svizzera!
Dopo la registrazione all'entrata, pur non avendo nessuna prenotazione, veniamo invitati a recarci a Punda Maria rest camp ad una cinquantina di km, parzialmente su strada sterrata, da dove siamo. La strada asfaltata percorre tutto il parco nella sua lunghezza, mentre gran parte delle strade laterali sono sterrate. Sul percorso ci imbattiamo quasi subito nei primi elefanti ai lati della strada. Poi seguono zebre, bufali, impala, springbock e alcune zebre. Nell'ultima parte del percorso siamo un po stanchi per cui viaggiamo senza più tanta attenzione. Un po prima dell'ultimo incrocio con la strada principale, sulla strada sterrata all'entrata di una curva, ci imbattiamo in due auto scontrate ed abbandonate sulla strada. In apparenza non sono turisti ma di personale del parco. Alla ricezione nessun problema a ricevere assegnato un posto nel camping che risulterà essere mezzo vuoto. Il posto è molto spazioso e ben organizzato. Noi ci sistemiamo su un posto un po' rialzato con vista verso il recinto. Avendo però appena piovuto non si vedono animali. La cena di stasera è a base di penne al pomodoro e tonno; con una buon vino Sirha sudafricano. Dopo diverso tempo abbiamo qualcuno attorno a noi. Non sono però molto sociali … sembra quasi che li disturbiamo!


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