Malgrado
la splendida serata stellata di ieri sera, stamattina presto si è
messo a piovigginare. Visto che potrebbe anche peggiorare decidiamo
di alzarci al più presto e alzare le tende senza fare colazione per
affrontare gli ultimi 14km di strada sterrata fino alla frontiera.
Dopo la frontiera, dalla parte sudafricana, con l'attraversamento del
fiume Limpopo la strada è asfaltata. La strada sterrata nel parco è
in buone condizioni, solo in un punto in leggera discesa, il fondo è
scivoloso, ed il veicolo, malgrado viaggi molto lentamente, si mette
di traverso.
Devo uscire con le ridotte 4x4 e con qualche manovra,
dopo aver controllato a piedi lo stato del fondo stradale. Il fango
in alcuni punti è più scivoloso del ghiaccio! Usciti dal pericolo
arriviamo in poco tempo al posto di frontiera Botwana – Sudafrica
di Pontdrift. Dopo i timbri di uscita e il saluto gentile dei
doganieri del Botwana, attraversiamo il letto sabbioso del fiume
Limpopo per entrare in territorio sudafricano. Davanti a noi un
veicolo, malgrado sia un fuoristrada, nel darci a noi il passaggio,
si è “insabbiato” totalmente rimanendo bloccato. Il conducente
ci dice che non riesce a mettere le quattro trazioni, e ci chiede di
salire con noi sul retro per farsi portare indietro a prendere un
veicolo di traino. Al “Migration Office” del Sudafrica il solerte
agente, dopo aver visto che siamo entrati in Sudafrica il 12
dicembre, con un visto di tre mesi, ci dice che abbiamo ancora pochi
giorni per lasciare il paese. Non serve dirgli che nel frattempo
siamo usciti più volte dal Sudafrica (vedi Lesotho, Swasiland) e che
ora la data di uscita è cambiata; per lui vale la data del primo
timbro all'aeroporto di Johannisburg. Mi dice che la conseguenza
potrebbe essere quella di ricevere l'impedimento di entrare in
Sudafrica per un anno. Ci sembra un po tutto strano, ma staremo a
vedere. Passato anche questo ostacolo e quello del controllo soft del
veicolo ri-siamo nuovamente in Sudafrica. Continuiamo poi il nostro
tragitto sulla N572 in direzione di Alldays prima di svoltare verso
Musina. Sotto un bel baobab vicino ad una enorme roccia rossa ci
fermiamo per fare la nostra colazione ritardata. Qui il paesaggio è
molto variato con formazioni rocciose sporgenti ed enormi baobab ai
lati della strada. Facciamo una fermata all'entrata del Mapungubwe
National Park per vedere come sono le possibilità di campeggio.
Purtroppo il campeggio più vicino è chiuso per le cattive
condizioni stradale e quello aperto ci costringerebbe di tornare
indietro di almeno 50km. Rinunciamo così alla visita, anche per le
cattive condizioni stradali nel parco. Ripreso il viaggio e trovato
dopo non molti km, a circa 20km da Musina, un bellissimo posto
proprio sotto un enorme sasso monolitico rossastro, più ridotto ma
molto simile all'Uluru, o Ayers Rock in Australia. La Klein Bolay
Lodge ha anche diversi posti per camper proprio sotto la roccia.
Fatto il check-in ci sistemiamo sotto l'ombra di una enorme pianta.
Fatto un giro di ispezione piedi per esplorare il posto con molti
fiori e cactus, prima di gustarci una birra fresca al bar davanti
alla piscina. Anche qui fa molto caldo però l'aria è abbastanza
secca e gradevole. Siamo però anche in questo camping gli unici
ospiti!
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