Anche
stamattina siamo svegliati all'alba dai primi uccelli che vengono a
cantare sulla pianta sotto la quale siamo sistemati noi. Dopo aver
sistemato tutto per bene ed esserci fatto una bella doccia ripartiamo
sul percorso di ieri lungo il fiume Linyanti per raggiungere l' Ngoma
Gate. Per una disattenzione leggendo la cartina, percorriamo una
quindicina di Km a fondo cieco e dovuti ritornare per trovare la
strada verso l'uscita di di South Gate!!! Appena usciti dal parco
continuiamo sulla nuova strada asfaltata fino a Kachikau, ultimo
paese prima che inizi la strada dissestata per il Chobe NP. Qui ci
fermiamo alla ricerca di un negozio per acquistare provviste e
bevande.
Fatto
ultima spesa, birra ecc, prima di partire conosciuto un indo-canadese
che si è insediato qui per aprire un negozio di alimentari per i
turisti che passano e vogliono fare l'ultima spesa prima di entrare
nel parco. Qui incontriamo anche una famiglia (genitori più figlio
con consorte) di Ciechi (abitanti della Cechia) che con due veicoli
4x4 stanno anche loro entrando nel parco. Di comune accordo decidiamo
subito di procedere in convoglio. Dalla direzione opposta incontriamo
anche una coppia di spagnoli, lui vestito in candida uniforme bianca
da safari stona moltissimo con il fango che copre fino ad un metro e
mezzo di altezza il veicolo. Ci da alcune importanti informazioni, in
particolare il punto dove stamattina ha visto quattro leoni maschi.
Procediamo poi in convoglio, io davanti e i Ciechi dietro, fino alla
deviazione sulla strada laterale per Linyanti. La strada è tutta su
sabbia soffice con qua e la qualche pozza d'acqua accumulata dopo il
breve temporale che ci ha sorpresi. All'arrivo prima del Savute Camp
la strada è in pessime condizioni e dobbiamo procedere con cautela.
Qui ha piovuto di più ed il fondo è in parte fangoso e molto
scivoloso. La sorpresa ci accoglie poi al check-in del campeggio; ci
chiedono 100 US$ per notte, non abbiamo mai pagato tanto. Questo è
il segno delle privatizzazioni fatte negli scorsi anni dal governo. I
camp più attrattivi e solitari sono stati dati da gestire a
compagnie private, in gran parte estere, e la conseguenza è che ora
fanno quello che vogliono. Il camp è ben sistemato con ampi spazi ed
una “ablutiom”, (toilette con servizi) a prova di elefante.
Attorno hanno costruito un muraglione in cemento armato di almeno tre
metri di altezza per dieci di spessore alla base. Noi ci sistemiamo
al camp. N12 e ci godiamo la tranquilla serata, nuvolosa ma con
temperatura gradevole.
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