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lunedì 7 marzo 2016

06 marzo 2016: da Khumaga al Khama Rino Park

Ci alziamo con i primi ragli degli asini, qui molto presenti anche se non sappiamo a cosa servono. La signora Heike ci ha svelato ieri che non servono a niente, visto che non vengono usati per il trasporto di alcunché e la carne non viene mangiata. Solo alcuni vengono cavalcati come se fossero dei ponny. Prima facciamo la nostra colazione per poi andare a prendere un buon caffè dalla signora Heike che ci da molti buoni consigli per il proseguo del nostro viaggio.
Partiamo poi di buon mattino per quella che sarà la tappa più lunga del viaggio. Prima il paesaggio è rigoglioso con estesi prati ed alberi verdi, ma man mano che continuiamo diventa sempre più arido. Ai lati della strada pascolano molti asini, capre, mucche e tori. Vediamo addirittura un asinello appena nato che viene amorosamente curato dalla mamma asina a due passi dalla strada. Intanto adagio adagio ci avviciniamo alla grande distesa del deserto del Kalahari. Noi ci passiamo sul confine a nord, dove tutto è secco e piatto, qua e la vediamo delle mandrie di mucche che pascolano cercando quel poco di erba che è rimasta. Sembrano dei fantasmi in giro a zonzo? Il Kalahari è una delle zone più aride ed invivibili del pianeta. Vi sono strade che lo percorrono, ma è consigliato di avventurarvisi solo se ben equipaggiate e in un convoglio di almeno tre veicoli 4x4.
Qui tutto è estremamente arido, le pozze d'acqua sono molto rare e quasi prosciugate. Quelle poche che vediamo dalla strada sono animate da animali che si stanno abbeverando! Giunti all'entrata del paese di Orapa, decidiamo di attraversare il territorio della miniera di diamanti, la più importante del Botswana e una delle più grandi al mondo. Per attraversare i ca 15km di territorio della miniera ci è necessario un permesso dall'agenzia di sicurezza. Il simpatico guardaentrata Bonolo, si presta gentilmente ad aiutarci per averne uno, ci chiede però un “small gift” di compenso. A lui do una birra, che lui mette da parte nel frigo e mi dice che la berrà dopo le cinque quando termina il lavoro, mentre alla segretaria che ci allestisce i permessi, do un mezzo pacco di biscotti, che gusta mentre opera al computer. La dimensione del depositi di materiali estratti dalla miniera sono esorbitanti. Da questi terreni proviene la ricchezza del Botwana, i diamanti!! Poi continuiamo sulla lunga e monotona strada verso Serowo dove ci fermiamo a Rhino Santuary Park. Sul percorso veniamo sorpassati due volte da due camion militari lanciati a velocità spropositate! Bellissima la scena dei due camion fermi e la fila di una quarantina di soldati a fare la pi-pi al bordo della strada. Quando “la scapa la scapa”, diremmo in dialetto!!Li superiamo ma dopo poco ci sorpassano nuovamente. Arrivati al Rhino Park e fatto il check-inn abbiamo ancora il tempo di fare una breve ricognizione serale. Riusciamo a vedere tre rhinos da lontano e molte Zebre, Kudu e Springbock. Campeggiamo, anche stasera da solitari sotto un enorme e fotogenico Baobab.


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